Coronavirus, a Roma le istanze delle imprese artigiane del Veneto

CNA: "bene rimborso a operatori turismo proposto dal Ministro Franceschini". Le imprese preoccupate dal blocco esportazioni della meccanica

A Roma le istanze delle imprese venete. “Un segnale importante di vicinanza alle nostre imprese e in modo particolare alle realtà artigiane che operano nella filiera del turismo”. Il Presidente di CNA Veneto Alessandro Conte commenta così l’esito del tavolo di crisi promosso dal Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini a cui erano presenti, insieme alle altre associazioni di categoria, anche i responsabili nazionali della confederazione nazionale dell’artigianato.

“Ringrazio il Presidente Luca Tonini e il coordinatore Cristiano Tomei per essersi fatti portavoce delle istanze della nostra Regione su cui pesano le preoccupazioni legate alla diffusione del virus – dichiara Conte – Le ripercussioni sul fronte del turismo potrebbero riscontrarsi anche per eventi consolidati come il Carnevale di Venezia, ma ciò che più spaventa sono gli effetti economici negativi che potrebbero registrarsi nel secondo trimestre, tra marzo e giugno e nel più lungo periodo. La costituzione di questo tavolo, come sottolineato anche da CNA nazionale, rappresenta un luogo importante per la diffusione delle informazioni e per definire le misure da mettere in campo finalizzate a recuperare le perdite già annunciate anche da alcuni nostri associati. Nel settore extralberghiero cui in queste settimane sono arrivate disdette soprattutto dalla Cina, ma anche da altri turisti italiani in allarme per il virus”.

Secondo un’indagine condotta da CNA Turismo, tra le agenzie di viaggio aderenti all’Aiav (associazione italiana agenti di viaggio, aderente alla confederazione), le disdette di prenotazione da parte di viaggiatori individuali con meta il nostro Paese ammontano al 4 per cento entro il 28 febbraio e al 3 per cento entro il 30 marzo; una vera e propria impennata si è registrata per le disdette dei gruppi scolastici che costituiscono l’8 per cento del prenotato con arrivi entro il 28 febbraio e il 7 per cento entro il 30 marzo.

“Le stesse percentuali si possono dire valide anche per il Veneto – commenta il segretario della CNA del Veneto Matteo Ribon – se non anche maggiori per alcune città a piena vocazione turistica come Venezia. A preoccupare è il blocco totale di merci e componentistica previsto almeno fino al 10 febbraio. E la sensazione è che lo stallo possa continuare ancora, gravando così sulle nostre piccole imprese del comparto manifatturiero, in particolare la meccanica”.

Un aiuto concreto però potrebbe arrivare proprio dal Governo. La riunione al Mibact convocata dal sottosegretario con delega al Turismo, Lorenza Bonaccorsi, ha visto in chiusura la presenza del Ministro Dario Franceschini che ha assicurato come il tavolo di emergenza sul turismo sarà convocato automaticamente e sarà il luogo per studiare le misure di indennizzo con il meccanismo già sperimentato per il terremoto.“Per ora l’ipotesi più accreditata sembra quella di autorizzare aiuti e rimborsi agli albergatori che possano dimostrare di aver ricevuto disdette da parte di turisti, provenienti dalla Cina, che abbiano già versato un acconto. Una misura – chiude Ribon – che se confermata rappresenterebbe una boccata d’ossigeno anche per i nostri artigiani che operano in questo settore sul quale gli effetti della scoperta del virus sono stati più immediati”.

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