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La ripresa del settore delle autoriparazioni dopo l’emergenza Coronavirus

Forte calo tra marzo e aprile 2020 per il settore dell’assistenza auto

La ripresa del settore delle autoriparazioni dopo l’emergenza Coronavirus. Primi segnali di ripresa dopo mesi difficili. L’emergenza Coronavirus in Italia ha colpito anche il settore dell’assistenza auto, che nel mese di marzo e aprile 2020 ha fatto registrare un calo forte e rimarchevole per quanto concerne l’attività delle officine di autoriparazione.

Questo è quanto è emerso da una ricerca condotta dall’Osservatorio Autopromotec. Finalmente, dopo mesi difficili, il settore delle autoriparazioni può tornare sorridere. Secondo l’analisi effettuata infatti, i danni causati dal Coronavirus sul mondo dell’assistenza auto si stanno pian piano attenuando, il comparto mostra così i primi segnali di ripresa e dati decisamente positivi oggi sulle attività di officina rispetto ai mesi scorsi. L’Osservatorio Autopromotec ha portato a termine la sua ricerca effettuando inchieste mensili su uno specifico rappresentativo di officine meccaniche. Il risultato di quanto verificato nel mese di maggio, tra la differenza di percentuale di autoriparatori che hanno indicato alto il livello di attività e la percentuale di quelli che lo hanno valutato basso, è pari a -6. Si tratta di un dato negativo, ma in miglioramento rispetto ai mesi passati, in cui le officine hanno subito una contrazione altissima, visto il calo dell’attività causato dal periodo di lockdown per l’emergenza Coronavirus.

Con la Fase 2 e la conseguente riduzione di alcune misure di restrizione alla circolazione, abbiamo assistito, a partire dal mese di maggio, ad un progressivo miglioramento del saldo, cioè la differenza tra le valutazioni risultate positive e quelle negative. Per quanto riguarda il volume delle attività di autoriparazione, è prevista una situazione designata prevalentemente alla stabilità, è quello che si aspetta la percentuale più alta di officine meccaniche per i mesi futuri. Tra i restanti invece prevalgono le previsioni di diminuzione del lavoro rispetto a quelle di aumento. Ponendo l’attenzione sui prezzi, al momento sembrano essere ancora bassi, sebbene siano, secondo quanto emerso dalle dichiarazioni degli operatori, più alti di quelli registrati a marzo.

I dati raccolti confermano, anche in questo caso, il giudizio di stabilità: è alta la percentuale di autoriparatori (il 78%) che pensa che i prezzi rimarranno fermi agli attuali livelli e non si rischieranno ingenti aumenti di costo. Un basso 8% ritiene necessario però un aumento per la ripresa e un 14% infine indica una possibile diminuzione futura.

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